La nozione “Cremazione” consiste nel processo di riduzione tramite fuoco di un cadavere, le ossa infuocate vengono raccolte dall’interno del forno crematorio e sistemate in apposito macchinario dove sono triturate in frammenti molto piccoli, cosiddette ceneri.
In Italia gli impianti che eseguono questo processo ad oggi ne esistono più di ottanta, dislocati in quasi su tutte le regioni.
Il principale impatto ambientale di questo tipo di impianti riguarda l’aria, poiché durante la cremazione nei forni si ha produzione di inquinanti atmosferici, in particolare: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti. Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio (dall’amalgama presente nelle otturazioni dentarie), zinco (specialmente nel caso delle cremazione di tombe estumulate), diossine-furani e IPA. ……, Alcuni considerano la cremazione una pratica igienica, perché evita la decomposizione del corpo, ecologica (anche se nei fatti risulta più inquinante dati i mezzi di realizzazione), perché in linea di principio richiede minori spazi e costi.” (Fonte Wikipedia – https://it.wikipedia.org/wiki/Cremazione