Cremazione: e poi?

Cremazione: Acconsenti dopo la tua morte? Dichiarazione on-line
21 Luglio 2020
ESEQUIE | PALERMO
31 Luglio 2020

Il settore funerario in Italia è regolamentato dal DPR 285/90 e successive integrazioni, Leggi sulla cremazione, Leggi regionali, regolamenti Comunali che non possono discostarsi dal succitato Decreto Presidenziale.

La Chiesa Cattolica con il Libro delle esequie nel 2012 ha acconsentito alla pratica della cremazione a condizione che le ceneri siano custodite in cimiteri e non è consentita qualsiasi forma di dispersione e/o la custodia in luoghi privati.

Gli impianti di cremazione ad oggi sono più di ottanta , gestiti in forma diretta o indiretta dai Comuni e per ogni servizio il costo non è inferiore a 500,00 euro.

L’urna cineraria con i dati anagrafici incisi costa non meno di 100,00 euro.

La concessione comunale di una celletta cineraria per la conservazione delle ceneri ha un costo variabile da Comune a Comune mediamente di 600,00 euro. Se la famiglia ha la tomba il Comune esige il pagamento dei diritti di tumulazione.

Pertanto il costo approssimativo si aggira, per difetto e non per eccesso, intorno ai 1.200,00 euro. Questa ipotesi vale ovviamente nel caso in cui il decesso avviene in un Comune dove ha sede l’impianto di cremazione, altrimenti bisogna aggiungere le spese di trasporto.

Considerata la mancanza di loculi cimiteriali in molti Comuni Italiani, il cittadino spesso è costretto ad optare per la cremazione pur non essendo del tutto convinto.

“…Alcuni considerano la cremazione una pratica igienica, perché evita la decomposizione del corpo, ecologica (anche se nei fatti risulta più inquinante dati i mezzi di realizzazione), perché in linea di principio richiede minori spazi e costi. Fonte Wikipedia

Luglio 2020